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Gipsoteca Libero Andreotti
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Primo piano

Primo piano

Accanto alla scala che conduce al primo piano si ammira l’opera più emblematica della mostra: il busto della Madre Patria, che faceva parte del modello preparatorio per il monumento ai caduti di Saronno. La scultura raffigura l’Italia che tende un arco a difesa del nemico; sul suo grembo era presente un giovane soldato caduto, di cui si conserva al primo piano il frammento della testa. Nella seconda parte della mostra si ammirano i disegni dei mobili e le suppellettili per la casa ideati da Libero Andreotti, con le fotografie degli arredi che l’artista inviò a Stoccolma per l’Esposizione Internazionale del 1920. In mostra anche una serie di disegni legati alla sfera privata: la sanguigna con il paesaggio di San Pellegrino al Cassero, dove lo scultore aveva realizzato il suo eremo, e gli intimi ritratti della moglie Margherita Carpi, del primogenito Aldo, e del cognato Aldo Carpi. Entro le teche sono disposti alcuni documenti archivistici, come le lettere di Gio Ponti e Marcello Piacentini riguardanti rispettivamente la progettazione del monumento di Milano e di Bolzano, accanto si trova l’album di famiglia. Al piano superiore, nella Sala dei bozzetti, si presenta la serie di sedici bozzetti raffiguranti le Virtù, ‘prime idee’ per le figure femminili dell’altare di Bolzano. Le opere in stretto collegamento con gli argomenti della mostra conservate all’ultimo piano, e appartenenti all’allestimento storico della Gipsoteca, sono segnalate da un logo. Lungo la scala sono visibili due ‘Vittorie’ a figura intera, relative al monumento di Milano. Il primo piano accoglie il nucleo documentario: dopo i disegni realizzati da Andreotti al fronte, si presenta una selezione di materiali che illustra la genesi dei monumenti dedicati ai soldati italiani caduti nella Prima Guerra Mondiale: dagli schizzi iniziali ai bozzetti in creta, dal modello in gesso fino alla traduzione del modello nel bronzo o marmo. In questa sezione si trovano inoltre le altre sculture in gesso recuperate dai depositi. Emerge il Cristo per il gruppo della Pietà nella cappella alla Madre italiana, inquadrato da alcuni progetti architettonici e disegni per l’arredo della medesima cappella. Modelli più piccoli sono posizionati sopra i trespoli lignei provenienti dal laboratorio dell’artista.