Donna che si asciuga
Per quanto riguarda le sculture del periodo post-Parigi, anche questa Donna che si asciuga si può ritenere appartenente a quegli stessi anni; la figura è colta nel consueto atteggiamento di intimità privata, in gesti misurati e armoniosi mentre tiene nella mano sinistra un asciugamano che incornicia tutto il fianco destro della donna. Il gioco del nudo con il panneggio rimanda alle Veneri classiche, anche se qui l'insieme si percepisce con originali sintesi plastiche. L’opera risulta già eseguita prima del gennaio 1920 da una lettera di Ojetti ad Andreotti nella quale, riferendo di una visita al suo studio assieme alla moglie, comunica che quest’ultima la preferiva per una fusione e un acquisto.
Piano: Secondo
Sala: Opere Giovanili
Anno: 1919
Autore: Libero Andreotti