La ciliegiara
L’opera è citata da Ojetti in una lettera ad Andreotti del 14 agosto 1919. Come per altre figure di questo periodo (quale, per esempio, “Donna che fugge”) emergono elementi di tipo orientale nei morbidi e fluenti bilanciamenti compositivi e decorativi, nonché negli evidenti lineamenti asiatici dei volti che si avvicinano a espressioni di arte indiana già apprezzata dagli artisti francesi (Bourdelle) e ‘rielaborata’ anche da Libero Andreotti che ne trattiene elementi compositivi, gesti e certe caratteristiche fisiognomiche. Ma l’impostazione contrapposta delle gambe e delle braccia, i particolari somatici e decorativi, sono elementi scultorei su cui l’artista elabora i suoi temi, come anche nelle successive opere. “La Donna che scende dal letto” (1921) ne sarà l’esempio più diretto.
Piano: Secondo
Sala: Opere Giovanili
Anno: 1919 ca.
Autore: Libero Andreotti