Angelo Annunciante
È il modello definitivo per la figura dell’Angelo nell’Annunciazione Toeplitz. A quest’opera Andreotti lavoro quanto appare da una lettera da lui inviata ad Aldo Carpi in data 28 giugno 1931 - al termine dell’anno accademico che l’aveva visto impegnato fino ad allora in esami: “Potrò spero lavorare serrato ad una Annunciazione per i Toeplitz: due figure di 1 m e 55 che mi interessa fare”. Il 21 ottobre 1931 il finanziere Ludovico Toeplitz de Grand Ry, allora abitante a Firenze, ispiratore e destinatario dell’opera, scriveva allo scultore per ringraziarlo delle statue. Toeplitz aveva nella sua dimora di Bellosguardo dal novembre 1930 il piccolo gruppo in bronzo con Marta e Maria Maddalena ai lati della Croce; Andreotti realizzò poi l’anno seguente “su suo suggerimento” l’Annunciazione, da collocare nella biblioteca della villa. Per la figura dell’Annunciata lo scultore si ispirò a modelli gotici, e le figure hanno “la vibrante snellezza delle sculture lignee medievali unita alla nervosa eleganza del primo Quattrocento senese” (Cultura europea, 2000).
Piano: Terzo
Sala: Opere della Maturità
Anno: 1931
Autore: Libero Andreotti